Come comunica Melania Trump: linguaggio verbale e non verbale nel suo discorso alla convention repubblicana
Melania Trump ha appena concluso il suo discorso a supporto del marito Donald, e complessivamente si è trattato di una performance discreta.
Un intervento piuttosto lungo (25 minuti, contro i 18 dell’ex first-lady Michelle Obama), con diversi momenti di storytelling alternati al presente, e il rimando costante alla necessità di votare nuovamente per Donald.
Melania ha scelto 3 punti fissi per distribuire il suo sguardo: un punto a destra, uno al centro e uno a sinistra (a destra e a sinistra due prompter, due suggeritori digitali, visibili nella foto).
Rispetto al linguaggio non verbale Melania ha optato per una scelta conservativa: le mani e le braccia sul podio, utilizzate solamente per aggiustarsi i capelli durante alcuni momenti (vedi foto successive).
Linguisticamente un discorso semplice, con un passaggio significativo sul finale: “Non voglio usare questo tempo prezioso per attaccare l’altra parte, perché come abbiamo visto la settimana scorsa (la settimana della convention democratica, ndr.) quel tipo di discorso serve soltanto a dividere ancora di più la nazione”.
Tradotto: non attacco gli altri, ma li attacco non attaccandoli.
Passaggio retorico finale raffinato, tono di voce adeguato, linguaggio non verbale nel complesso coerente: il mio voto finale per questo discorso è 7.
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