I gesti di Berlusconi mentre parla Meloni: analisi della comunicazione
Le espressioni facciali di Silvio Berlusconi mentre Giorgia Meloni parla al Quirinale: come interpretarle?
E come interpretare dal punto di vista delle microespressioni facciali le sopracciglia alzate di Berlusconi e Salvini mentre Giorgia Meloni parla di “unanimità“?
Ne parlo in questo video, analizzando ancora una volta la teoria dell’orientamento automatico dell’attenzione e le teorie sulle Action Unit nelle microespressioni facciali.
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L’orientamento automatico dell’attenzione
Perché guardavamo tutti Silvio Berlusconi durante le dichiarazioni di Giorgia Meloni al Quirinale? Vediamo un estratto del suo discorso e poi lo commentiamo insieme.
<<Dunque, buongiorno a tutti. La delegazione composta dai capigruppo e dai presidenti di tutte le forze politiche della coalizione di centrodestra…>>.
Siamo alle solite: ancora una volta, mentre Giorgia Meloni sta parlando, la nostra attenzione viene immediatamente richiamata dai movimenti di Silvio Berlusconi.
Notiamo un avvicinamento all’interlocutore, alcuni gesti che indicano dominanza, e poi ancora delle microespressioni facciali. Tutti elementi che orientano automaticamente la nostra attenzione.
Vi ricorda qualcosa? Probabilmente a molti di voi sarà tornato in mente un episodio analogo accaduto quattro anni fa. Quello in cui Silvio Berlusconi, in un video diventato virale, contava con le dita i punti elencati verbalmente da Matteo Salvini.
<<Ricordiamo la riduzione delle tasse, il lavoro per i giovani, la riforma delle pensioni, la lotta alla povertà>>.
Questo ci riporta nuovamente al tema dell’orientamento automatico dell’attenzione. Si tratta di un argomento di cui ho parlato spesso nei miei video. È quel fenomeno per cui, quando accade qualcosa di inaspettato all’interno di un particolare setting, la nostra attenzione viene automaticamente spostata su quello che sta accadendo.
Come vi ho già raccontato altre volte, è la stessa cosa che succede quando sbatte una porta in casa nostra. Noi siamo impegnati in un’attività, e improvvisamente la nostra attenzione si porta proprio su quel rumore.
Quella situazione è stata così atipica e così dirompente da continuare ad avere degli effetti anche a distanza di anni. Tanto che oggi tutti ci aspettavamo di vedere cosa avrebbe fatto Berlusconi mentre Giorgia Meloni parlava. Sicuramente in questo caso le sue azioni sono state meno appariscenti rispetto al 2018, eppure c’è un dettaglio importante da sottolineare.
Action Unit nelle microespressioni facciali
Se osserviamo il passaggio in cui Giorgia Meloni afferma che c’è stata l’unanimità nella scelta del candidato premier, notiamo che in quel momento Silvio Berlusconi alza le sopracciglia interne ed esterne, quelle che nel gergo della psicologia delle microespressioni facciali si chiamerebbero Action Unit 1 e 2. Cosa che accade anche a Matteo Salvini nello stesso momento. Action Unit 1, 2 e 5: occhi spalancati, sopracciglia interne ed esterne alzate.
Concludendo, tutto questo significa che si possono dire cose anche senza parole? Sicuramente sì, e il caso di oggi ce lo dimostra.
Attraverso degli indicatori non verbali molto sottili, infatti, ancora una volta la nostra attenzione è andata su Silvio Berlusconi, che è rimasto comunque il protagonista della scena. Benché l’occasione e il momento fossero tutti per Giorgia Meloni.
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