5 tecniche di comunicazione efficace usate in video da Carlo Calenda

5 ragioni tecniche per cui l’ultimo video di Carlo Calenda sulle liti con Matteo Renzi è fatto molto meglio di quelli di tanti altri politici italiani.

Dall’uso del microfono all’allineamento dello sguardo con l’obiettivo della telecamera, all’uso dei sottotitoli, ne parlo in questo video in meno di 180 secondi.

Il microfono e l’uso dello sguardo

Primo aspetto positivo di questo video di Carlo Calenda è il microfono lavalier, quello che vedete alla sinistra della cravatta di Calenda. Perché è importante usare il microfono lavalier? Perché, cari politici, siamo stufi dei vostri video che sembrano registrati dentro una caverna. Perché quando non usate un microfono esterno ai vostri telefoni cellulari la voce si sente lontana. Si sente il rumore ambientale.

Siete dei politici nazionali: dovreste prendervi cura di questi dettagli di Public Speaking in video, perché quando siete al governo ci aspettiamo che siate dettagliati anche nelle politiche pubbliche. E i vostri video sono metafore di come governerete.

Secondo aspetto positivo del video: lo sguardo allineato con la telecamera. Risultato: il pubblico si sente guardato alla pari. Né dall’alto – quindi con il relatore che incombe – né dal basso – qiundi con lo spettatore che incombe.

L’illuminazione del volto e il piano dell’inquadratura

Terzo aspetto importante (che vale per moltissimi contesti di Media Training): il volto uniformemente illuminato. È importantissimo perché la decodifica che noi facciamo del messaggio del comunicatore passa attraverso le labbra e attraverso gli occhi. E se le labbra gli occhi sono coperti, se sono in ombra, siamo di fronte a un messaggio che è parzialmente in ombra. Se il volto è in ombra anche le parole sono in ombra. E questo accade quando le luci sono impostate male.

Quarto aspetto positivo: il piano dell’inquadratura. Come ho già raccontato alcuni anni fa in questo post e in questo video, se il livello dell’inquadratura è corretto riusciamo a vedere la gesticolazione, riusciamo a vedere i gesti. Si tratta di un aspetto molto importante, perché i gesti rafforzano il messaggio e perché i gesti fanno muovere il video. Se gesticoliamo facciamo in modo che il video sia più dinamico, soprattutto quando la postura è statica.

L’importanza dei sottotitoli

Quinto e ultimo aspetto positivo del video di Carlo Calenda: l’uso dei sottotitoli in comunicazione politica. Se i politici usano i sottotitoli favoriscono la fruizione del video anche se l’audio del dispositivo dell’utente è basso. E in ogni caso agevola la decodifica del messaggio, poiché semplifica la decodifica del labiale di chi comunica.

Ora, in conclusione, io mi chiedo: ma è così difficile? Lo vorrei chiedere a tutti i politici che fanno video. È così difficile mettere assieme cinque regole con tutti gli staff che avete, per riuscire a fare dei video semplici ed efficaci? Come avete potuto notare, si tratta di 5 semplici aspetti. Basta tenerli in considerazione, basta tenere di conseguenza in considerazione il pubblico, per risultare più chiari quando comunichiamo.

© Patrick Facciolo – Riservato ogni diritto e utilizzo. Vietata la riproduzione anche parziale.

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Dott. Patrick Facciolo

Mi occupo di Public Speaking perché per me è importante che le persone si sentano ascoltate. Realizzo corsi individuali, aziendali e di gruppo, in presenza in tutta Italia e online attraverso Zoom. Diplomato al liceo classico, laureato in Scienze e tecniche psicologiche, in Filosofia e in Scienze politiche, master universitario di primo livello in Counseling relazionale nei contesti scolastici, educativi e socio-sanitari, sono iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia in qualità di Dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro. Da oltre quindici anni sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Non amo la definizione di esperto di comunicazione e di esperto di Public Speaking, perché è una conquista da dimostrare sul campo, con le proprie competenze e i propri titoli. Apprezzo che mi venga detto, non lo sentirete dire da me. In questi anni ho pubblicato 9 libri, i più importanti dei quali sono “Crea immagini con le parole” (2013), “Parlare in pubblico con la mindfulness” (2019), e "Contro le metafore" (2022), disponibili su Amazon.

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