Sangiuliano e la gaffe su Times Square: ecco perché se n’è accorto mentre succedeva
Il ministro Gennaro Sangiuliano si è accorto che stava facendo una gaffe quando ha parlato di Londra citando Times Square. Ve lo dimostro analizzando il suo linguaggio del corpo.
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Attenzione ai gesti molto ampi: guardate la mano come si espande, notate i gesti illustratori nella prima parte del discorso. Poi improvvisamente, nel punto in cui commette la gaffe il gesto si racchiude, si ferma, si blocca.
Analizziamola con più attenzione questa parte immediatamente dopo la gaffe: la velocità dell’eloquio è sensibilmente diminuita, è passata da 55 parole in 22 secondi a 17 parole in 12 secondi. Tradotto: 2,5 parole al secondo nella prima parte, 1,42 parole al secondo nella seconda parte, con un calo di velocità del 43%.
Inoltre abbiamo una presenza significativa di filler verbali, i “diciamo” e le esitazioni. Tutto questo ci suggerisce che il ministro Sangiuliano molto probabilmente si è accorto che qualcosa non stava andando per il verso giusto.
Non sappiamo se se avesse intercettato tra il pubblico lo sguardo o le parole di qualcuno che aveva manifestato disappunto. Eppure qualcosa è successo, di qualcosa si è accorto. Forse subito dopo la gaffe.
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