Meloni lancia Telemeloni: la tecnica della Co-optation
Vi spiego la tecnica segreta che ha usato la premier Giorgia Meloni lanciando la rubrica “Telemeloni”.
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In inglese si definisce co-optation, ed è quella tecnica comunicativa per cui ci si appropria di parole ed espressioni che appartengono ad altri contesti. Il tutto, per appropriarsi del significato stesso di quelle parole.
L’opposizione usa la parola “Telemeloni”? E allora Giorgia Meloni assume in prima persona l’uso di quella parola, se ne appropria e la risignifica.
La stessa cosa è accaduta anche con il “caso Scurati”: Antonio Scurati scrive un testo contro Giorgia Meloni che non va in onda in tv? E allora Giorgia Meloni se ne appropria ripubblicandolo, contestualizzandolo, e governando a suo piacimento quelle parole.
Con la tecnica di comunicazione della co-optation lo staff di Meloni riesce a risignificare le parole degli avversari politici. In sostanza Meloni assume il “significante” di ciascuna di queste parole, e attribuisce loro specifici “significati” per lei vantaggiosi.
Il controllo della narrazione pubblica e il rischio di confusione semantica
La stessa cosa che sta accadendo con i post pubblicati nei giorni scorsi dalla pagina social di Atreju. Un post come quello che propongo nel mio video potremmo tradurlo con la formula: “loro ci attaccano abitualmente, e noi usiamo la loro foto affinché dicano le parole che vogliamo noi”: “Tu vota Giorgia”.
In questo processo di co-optation da parte dello staff di Meloni, ogni elemento comunicativo è curato nel singolo dettaglio: quando infatti i telegiornali riprendono il suo video in 16:9 (nel mio video propongo l’esempio del TG1), il logo di Telemeloni è correttamente posizionato in alto a destra, per non sovrapporsi con il logo del telegiornale stesso.
Per concludere: questa appropriazione lessicale permette a Meloni di governare la narrazione pubblica. E di erodere, giorno dopo giorno, le porzioni di vocabolario utilizzabile dalle opposizioni.
Inoltre, da adesso in poi, chiunque utilizzerà la locuzione “Telemeloni” correrà un rischio di confusione semantica. Starà infatti parlando dell’accezione che dava di “Telemeloni” l’opposizione, o della nuova rubrica di Giorgia Meloni stessa?
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