Il linguaggio del corpo di Giorgia Meloni con i leader del G7
Giorgia Meloni alla prova dei leader del G7: cosa ci comunica il suo linguaggio del corpo, alla luce delle teorie di psicologia del linguaggio non verbale? Ne ho parlato nelle scorse ore a Quarta Repubblica su Retequattro.
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Il sorriso Duchenne con Ursula Von Der Leyen
Con la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, Giorgia Meloni mostra un sorriso cosiddetto “Duchenne”. Si tratta di un sorriso spontaneo, caratterizzato dagli angoli della bocca sollevati. E che coinvolge i muscoli orbicolari degli occhi.
I gesti deittici e aptici con il premier inglese Rishi Sunak
Se infatti copriamo le labbra, ci accorgiamo che il sorriso resta chiaramente individuabile anche soltanto dagli occhi. Con il primo ministro del regno unito Rishi Sunak Giorgia Meloni è così in confidenza da fare un gesto deittico con entrambe le mani nei suoi confronti prima ancora di salutarlo.
Anche a Sunak riserva un bacio e un gesto aptico simmetrico di confidenza sulle braccia.
Il sorriso sociale “Panam” con Olaf Scholz
Col cancelliere tedesco Olaf Scholz Meloni è chiaramente meno in confidenza. C’è una semplice stretta di mano, tuttavia la cessione della mano è completa, a differenza di quanto accadrà pochi secondi dopo con Macron.
Il sorriso non è autentico. Si tratta di un sorriso Panam, un sorriso cioè sociale, di circostanza (espresso solo con le labbra, peraltro serrate). Se copriamo infatti le labbra, il sorriso di circostanza scompare.
Il gelo con Emmanuel Macron
E arriviamo al capitolo Macron: a differenza di tutti gli altri leader, qui Meloni cessa qualsiasi manifestazione di sorriso all’arrivo del presidente francese. Le labbra sono serrate, quasi a indicare un contenuto verbale trattenuto.
Al momento del saluto, Meloni mostra nuovamente un sorriso sociale, di circostanza. Se infatti copriamo le labbra (che peraltro sono serrate) ci accorgiamo che non c’è più un sorriso, ma uno sguardo sfidante.
Subito dopo il baciamano, sembra sia Meloni a cercare di sottrarre la mano. È evidente in questo fotogramma, in cui è Macron a cercare di trattenere la mano di Meloni, mentre lei tende a sottrarsi:
Subito dopo, Meloni abbandona immediatamente il contatto visivo con Macron per guardare altrove. Cosa che non è accaduta con nessun altro leader. È a questo punto che Macron tenta di compiere un leggero gesto aptico di confidenza dietro la spalla di Meloni. Gesto che tuttavia non la trova affatto cooperativa (fotogramma). Totalmente assente il bacio, riservato invece a quasi tutti gli altri leader.
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Per concludere
Il linguaggio del corpo di Giorgia Meloni fa propendere per una sincera intenzione di accoglienza per molti leader presenti al g7. Tuttavia, la sua comunicazione non verbale (in particolare la prossemica, i sorrisi Duchenne mancati e i gesti aptici) dimostrano marcatamente una maggior distanza con Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
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