Come migliorare la resa acustica della propria postazione da speaker
Cari amici di Parlarealmicrofono.it,
dopo aver parlato, nelle scorse settimane, del filtro antivento e di quello antipop, proseguiamo oggi il nostro percorso nel mondo degli accorgimenti in grado di migliorare la resa acustica delle nostre audioproduzioni, e in particolare di quelli che ci permettono di allestire una postazione di registrazione in grado di assicurare una buona qualità al nostro prodotto anche quando non ci troviamo in uno studio professionale.
Quante volte ci sarà capitato di dover realizzare una registrazione senza avere a disposizione uno studio appositamente allestito? Per ottenere un buon risultato anche in situazioni di questo tipo possiamo ricorrere ad alcuni strumenti che si definiscono trattamenti acustici, accessori grazie ai quali possiamo migliorare notevolmente la qualità delle nostre produzioni audio, anche quanto siamo costretti a registrare in luoghi diversi dal nostro abituale studio.
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Un esempio di questi trattamenti è rappresentato dall’Smpro-Audio Mic-Thing, un pannello isolante a filtro reflexion che si caratterizza per la sua compattezza e maneggevolezza: si tratta di una piccola paratia metallica rivestita con del materiale fonoassorbente. I tre pannelli che vanno a costituire la paratia stessa si caratterizzano per l’angolazione regolabile: possono quindi adattarsi in maniera efficace alle varie situazioni, garantendo diversi gradi di isolamento a seconda delle necessità. In vendita ad un prezzo che si aggira intorno ai 220 euro, Mic-Thing ci permette di ottenere buoni risultati ad un costo competitivo.
Ecco una videorecensione tratta da YouTube:
Vicoustic Flexi Wall è un altro sistema di isolamento ideale per chi si trova a dover registrare in mobilità. Composto da tre pannelli in gommapiuma acustica e dotati di supporto in legno, Flexi Wall si può montare in pochi minuti, e ci permette di ottenere un buon effetto isolante anche se la stanza in cui ci troviamo non è trattata acusticamente. Facile da trasportare grazie alla struttura modulare, Flexi Wall è in commercio a circa 350 euro.
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Entrambi i sistemi che abbiamo descritto sfruttano il principio che è alla base dei pannelli fonoassorbenti normalmente utilizzati negli studi professionali. Questi sono composti di materiali in grado di ridurre la riflessione delle onde sonore, che quando colpiscono le pareti della stanza creano un riverbero in grado di compromette la qualità delle registrazioni. I pannelli fonoassorbenti agiscono principalmente sulle frequenze medio-alte (dai 400 Hz in su), e ve ne sono in commercio di diversi tipi: possono essere a forma piramidale, liscia o bugnata, e si trovano in vendita a prezzi che variano in base al materiale di cui sono costituiti. I pannelli in poliuretano espanso sono i più diffusi, mentre quelli in resina melamminica sono più performanti: riescono in fatti ad assicurare lo stesso coefficiente di fonoassorbenza con una densità pari a circa un terzo di quelli in poliuretano, ma il loro costo è maggiore.
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