Consigli per parlare in pubblico: come creare l’immagine coordinata della tua presentazione
Alcuni giorni fa in un post del nostro blog ci siamo occupati di “immagine coordinata”. Oggi decliniamo questo concetto sui temi del parlare in pubblico. Come saprai le aziende si impegnano molto nel proiettare un’immagine coerente verso l’esterno.
Uno dei casi più eclatanti è sicuramente quello di Apple, che mette il consumatore nella condizione di sentirsi nello stesso ambiente sia che stia all’interno di un punto vendita, sia che navighi nel sito dell’azienda.
Il senso di immagine coordinata viene trasmesso all’interno dei sistemi operativi (che rendono l’esperienza di fruizione dei prodotti simile, sia che si tratti di un tablet, sia di un dispositivo desktop), delle campagne marketing, delle presentazioni di nuovi prodotti.
Immagine coordinata e pubbliche amministrazioni
Anche le pubbliche amministrazioni in Italia stanno prendendo sempre più consapevolezza di quanto sia importante l’attenzione per l’immagine coordinata, e si dotano di veri e propri manuali in grado di aiutare il personale a fornire una comunicazione coerente, anche in termini di immagine e di linguaggio, ai propri cittadini.
Un caso interessante è quello della Regione Emilia Romagna, che ha dotato i suoi funzionari e dipendenti di un Manuale di immagine coordinata, liberamente scaricabile, in grado di spiegare e motivare le scelte grafiche e stilistiche di comunicazione verso l’interno e verso l’esterno.
Come usare l’immagine coordinata nella propria presentazione
A guardare bene anche il Public Speaking ha le sue regole di immagine coordinata. Nei miei corsi di comunicazione cerco di insegnarle. Ad esempio, quando prepariamo una presentazione in pubblico realizziamo delle slide, prepariamo espositori, roll-up, biglietti da visita, cartelle portadocumenti, ed è importantissimo che tutti questi elementi presentino in modo coerente i nostri contenuti, seguendo una continuità stilistica, grafica e di senso. Ecco perché, anche in questo contesto, è importante che l’immagine coordinata sia studiata nel dettaglio.
Le slide
Prendiamo come esempio le slide: la loro impostazione grafica dovrà essere coerente durante tutta la performance, non dovrà subire stravolgimenti eccessivi: sarà opportuno limitare l’uso dei font e degli effetti a un criterio di senso e di significato coerente. Nei miei corsi insegno a distinguere se e quando cambiare carattere, se una parola meriti effettivamente di essere sottolineata, se l’ombreggiatura non rischi soltanto di rendere meno leggibile il testo proiettato. Essere giudici del proprio lavoro e obiettivi nel valutare le nostre scelte grafiche, è la prima mossa utile per muoverci nella direzione dell’immagine coordinata.
Il linguaggio
Quello delle slide non è l’unico aspetto importante: anche il linguaggio con cui presentiamo i nostri contenuti può avere una sua immagine coordinata. Quando prepariamo un discorso spesso trascuriamo alcuni elementi fondamentali; per esempio la coerenza tra le diverse parti del nostro intervento, l’uso di un registro linguistico comune dall’inizio dalla fine (ad esempio: se scelgo di essere divulgativo non dovrò diventare troppo specialistico, e viceversa; se opto per l’utilizzo di parole semplici e comprensibili cercherò di semplificare tutte le parti del discorso, avendo cura di non complicare la presentazione in corso d’opera, etc.).
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