Alle elezioni amministrative hanno perso tutti. E l’hanno comunicato male
Alle ultime elezioni amministrative hanno perso tutti. Ma come l’hanno comunicato?
In questo video vediamo le tecniche di comunicazione politica di Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte ed Enrico Letta, utilizzate in conferenza stampa per commentare l’esito delle elezioni amministrative.
Politici che, ve lo dico già da qui, avrebbero potuto comunicare meglio.
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Il commento di Giuseppe Conte
Iniziamo questa analisi dalle parole di Giuseppe Conte:
Non troverete mai il Movimento 5 Stelle che, sulla base di una tornata elettorale, assume delle decisioni. Perché quelle sì che sarebbero strumentali.
Non so voi, ma io di questa frase non ho capito niente. L’ho ascoltata anche fino in fondo, anche più a lungo rispetto all’estratto che vi ho mostrato, eppure non ho capito cosa volesse dire Conte.
Inoltre, come al solito, la quantità di negazioni che utilizza Giuseppe Conte all’interno delle sue dichiarazioni è davvero eccessiva. In questo modo si fa fatica a ricostruire il senso positivo della frase, perché ogni volta bisogna decodificare prima di tutto quello negativo.
Il commento di Giorgia Meloni
Giorgia Meloni, nel commentare i risultati delle elezioni, afferma:
“Mi aspetterei che una politica responsabile dicesse: è finito il governo”.
Qual è il problema di questa frase? L’uso metaforico della parola “politica”. La politica, infatti, non è una persona, e in quanto tale non può dire cose.
Tecnicamente non possiamo fare agire verbi a una metafora, e per questo motivo abbiamo bisogno ancora una volta del referente extralinguistico. Cioè di dire a che cosa, a quale persona o a quale oggetto le parole si riferiscono. E questo, dal mio punto di vista, è un punto che manca nel passaggio di Giorgia Meloni.
Abbiamo avuto modo di parlare già altre volte dell’utilizzo eccessivo delle metafore in comunicazione politica, in particolare proprio da parte di Giorgia Meloni. Nei due video che seguono, ad esempio, ho individuato i limiti di questa figura retorica e alcune possibili strategie per comunicare in maniera più efficace.
Giorgia Meloni ospite da Giletti e il problema delle metafore
L’eccesso di Metafore nel linguaggio di Giorgia Meloni
Il commento di Enrico Letta
“Poi esce fuori il dato forse per noi più importante: in questo momento il Partito Democratico è il primo partito d’Italia”.
Questa, secondo me, rappresenta la dichiarazione più significativa dal punto di vista delle tecniche di comunicazione politica. È importante perché, dicendo che il Partito Democratico è il primo d’Italia, Enrico Letta crea l’immagine mentale della vittoria, del PD primo partito.
Continua Letta:
“Attorno a noi abbiamo intenzione di costruire con impegno coalizioni che non siano coalizioni approssimative o aggiustate all’ultimo momento. Se non lo facciamo vincerà la Destra”.
Questa volta però perde un’occasione. La frase “Vogliamo costruire coalizioni che non siano approssimative”, infatti, finisce per attivare nell’ascoltatore l’immagine mentale di una coalizione approssimativa, cosa a cui non avrebbe pensato se non fossero state pronunciate quelle parole.
E lo stesso succede quando Enrico Letta afferma: “Altrimenti vincerà la Destra”, creando così proprio l’immagine mentale della vittoria della Destra.
Il commento di Matteo Salvini
Concludiamo la nostra analisi con le parole di Matteo Salvini:
“I voti per le amministrative sono voti sui sindaci”.
Qui ci troviamo sicuramente di fronte a un un grande classico della comunicazione politica quando si tratta di elezioni amministrative. In base ai risultati, infatti, è frequente che i politici affermino che si vota per i sindaci e solo per i sindaci.
Tuttavia, se fosse davvero così, non servirebbero conferenze stampa nazionali. Se vengono fatte, evidentemente, vuol dire che quelle elezioni un significato nazionale ce l’hanno per davvero.
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