Il mio blog: le tecniche per parlare in pubblico

Come si diventa “cacciatori di teste”? Ne parliamo con Roberto d’Incau

Come si diventa “cacciatori di teste”? Ne parliamo con Roberto d’Incau

Cari amici di Parlarealmicrofono.it,

i cacciatori di teste o head hunter sono le persone che ricercano i migliori profili sul mercato per una determinata posizione aziendale. Il loro compito è di carattere consulenziale, nel senso che aiutano l’azienda non solo a trovare, ma anche a definire un determinato profilo. In linea di massima i cacciatori di teste vengono richiesti per profili medio-alti, specie in questo periodo di forte crisi.

Come si diventa cacciatori di teste?

Cominciamo col dire che non esiste una scuola per questa professione: normalmente si diventa “cacciatori di teste” dopo una laurea in scienze umane/psicologia/filosofia e un successivo ingresso in società di headhunting come junior, per poi fare carriera. Talvolta si inizia il percorso lavorativo direttamente in azienda, sia nelle risorse umane che in una posizione specifica, e successivamente si entra in una società di headhunting portando con sé il bagaglio dell’esperienza di uno specifico settore. Come dice Roberto d’Incau, Managing Partner di www.langpartners.it:

“Sono molto utili sia studi di economia aziendale/business administration – per capire bene come funzionano le aziende – sia studi e approfondimenti di psicologia”.

Al di là della preparazione scolastica, gli ingredienti fondamentali per fare questa professione sono: la capacità di ascolto, la capacità di comprendere e valutare gli altri, la conoscenza approfondita dell’organizzazione e dei processi aziendali, la conoscenza del settore specifico in cui si opera – la specializzazione settoriale ormai è un must -, la capacità di interagire e di consigliare il cliente. Sempre d’Incau, a questo proposito, aggiunge:

“Il più grande complimento per noi è sentirci dire che siamo dei buoni consulenti: questo è il punto, la ragione stessa del nostro operare, e anche la base del nostro presente e soprattutto del nostro futuro professionale”.

I social network stanno modificando questa professione?

I social network sono una “banca dati” ricca di informazioni e sicuramente anche i cacciatori di teste leggono quanto si riesce a trovare in rete sui possibili candidati. Trattandosi tuttavia di un supporto consulenziale, il ruolo degli head hunter sarà sempre importante nei prossimi anni. Dice a questo proposito d’Incau:

“I social network sono un utile supporto e servono per coprire le posizioni più basse. A nostro avviso, appunto, le aziende tenderanno a risparmiare, e a fare da sole, solo per posizioni di base, mentre gli headhunter verranno comunque utilizzati per le posizioni più delicate.”

Professionalità, preparazione e competenze restano quindi l’elemento fondamentale, in particolar modo per un’attività specializzata come quella del “cacciatore di teste“.

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