Il mio blog: le tecniche per parlare in pubblico

Patrick Facciolo: ecco la classifica dei 10 peggiori errori di comunicazione del 2024

Come ogni anno, la raccolta di Patrick Facciolo dei 10 fatti comunicativi che ci hanno fatto pensare: “Ma davvero è successo?”. In rigoroso ordine cronologico, e sulla base delle sue analisi della comunicazione svolte durante gli ultimi 12 mesi.

 

1. Chiara Ferragni da Fabio Fazio: “Il pubblico ha frainteso” (3 marzo 2024)

A “Che tempo che fa”, in cerca di reputation recovery, Chiara Ferragni dice che il caso pandori è frutto di un “fraintendimento”, sottintendendo sia stata una parte del pubblico a capire male.

 

2. Il comizio di Elly Schlein sulla sedia di plastica (18 maggio 2024)

Un mix di approssimazione logistica e mancato studio del setting: la segretaria PD conduce un comizio da una sedia di plastica, chiaramente non omologata per una standing posture. Con buona pace della sicurezza sul lavoro.

 

3. Luciano Spalletti dopo l’eliminazione: “Abbiamo perso, però stavolta ho cambiato i giocatori” (29 giugno 2024)

Anche per il CT della Nazionale, se le cose sono andate male, la responsabilità è di altri. Un mix di linguaggio referenziale e di scarso orientamento al pubblico, salvato solo dalla dichiarazione di Donnarumma di pochi secondi dopo, che ha chiesto scusa per la sconfitta.

 

4. Elisa Di Francisca contro Benedetta Pilato alle Olimpiadi: “Ma ci è o ci fa”?

Ancora un episodio di context collapse, di collasso dei contesti: Elisa Di Francisca in diretta TV mette in dubbio la dichiarazione di Benedetta Pilato, soddisfatta per il suo quarto posto alle Olimpiadi.

 

5. Le fallacie logiche di Maddalena Corvaglia sul caso di Imane Khelif (9 agosto 2024)

Una combo decisamente resistibile di fallacie argomentative, tra cui strawman, false analogie e slippery slope sul caso dell’atleta algerina Imane Khelif.

 

6. Le scuse senza scuse di Antonello Venditti (26 agosto 2024)

Antonello Venditti si cimenta in un video di scuse di rara inadeguatezza: smentita con negazione, fallacia aneddotica e contraddizione performativa. L’artista chiede scusa e allo stesso tempo sostiene che si stia montando una polemica stupida. “È stata colpa del buio”, concluderà.

 

7. Sangiuliano piange per finta al Tg1 (4 settembre 2024)

L’ex ministro della cultura Sangiuliano si mostra commosso alle telecamere del Tg1, tuttavia il suo linguaggio del corpo lo smentisce in tempo reale: il pianto apparente è accompagnato da una gesticolazione controllata, e l’ordine delle argomentazioni è difficilmente compatibile con una spontanea attivazione emotiva di pianto.

 

8. Il discorso incomprensibile di Alessandro Giuli (8 ottobre 2024)

Il neo ministro della cultura si cimenta alla Camera in un discorso degno del film “Amici miei”. E dimostra di pentirsene nel momento stesso in cui lo pronuncia: velocizza l’eloquio non appena lo scopre complesso, si tiene con le mani al tavolo e aumenta la frequenza dei gesti oggetto-manipolatori.

 

9. Elly Schlein canta al concerto di J-Ax (10 ottobre 2024)

Dilution Effect e Picture Superiority Effect: Schlein e il suo staff ignorano i rischi di comunicazione insiti nella partecipazione al concerto di J-Ax. Un episodio che resterà nella memoria del pubblico più di quanto lo facciano le sue dichiarazioni abituali, trattandosi di un episodio atipico e saliente. Un regalo perfetto per Giorgia Meloni.

 

10. Giorgia Meloni si incasina con la calcolatrice da Bruno Vespa (31 ottobre 2024)

Un episodio di boomerismo conclamato, provato male e messo in scena ancora peggio. Ospite di Porta a Porta, la premier è entrata in studio con l’idea di fare la brillante. Ne è uscita dimostrando di non saper sostenere ciò che aveva da dire.

L’avesse fatto Berlusconi sarebbe stato un numero comunicativo da manuale. Perché le sequenze con oggetti vanno studiate con grande precisione prima di essere portate in scena. Cosa che lui faceva molto bene.

 

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Dott. Patrick Facciolo

Mi occupo di Public Speaking perché per me è importante che le persone si sentano ascoltate. Realizzo corsi individuali, aziendali e di gruppo, in presenza in tutta Italia e online attraverso Zoom. Diplomato al liceo classico, laureato in Scienze e tecniche psicologiche, in Filosofia e in Scienze politiche, master universitario di primo livello in Counseling relazionale nei contesti scolastici, educativi e socio-sanitari, sono iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia in qualità di Dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro. Da oltre quindici anni sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Non amo la definizione di esperto di comunicazione e di esperto di Public Speaking, perché è una conquista da dimostrare sul campo, con le proprie competenze. Apprezzo che mi venga detto, non lo sentirete dire da me. In questi anni ho pubblicato 9 libri, i più importanti dei quali sono “Crea immagini con le parole” (2013), “Parlare in pubblico con la mindfulness” (2019), e "Contro le metafore" (2022), disponibili su Amazon.
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