Conte licenzia Beppe Grillo: le tecniche di comunicazione
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte scarica Beppe Grillo con una dichiarazione contenuta nel nuovo libro di Bruno Vespa.
Su questa notizia c’è tuttavia una tecnica di comunicazione sfuggita a tutti.
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Questa tecnica comunicativa di Giuseppe Conte si basa su una caratteristica fondamentale, l’assenza di immagini.
Rinunciando a metterci la faccia e la voce, Conte relega una decisione chiave per il suo movimento a un solo canale comunicativo: la parola scritta.
Nella Media Richness Theory questa modalità va sotto il nome di Lean Media. Questa sottrae il comunicatore da quello che in psicologia chiamiamo il Picture Superiority Effect, cioè l’effetto di superiorità dell’immagine.
Se Conte avesse fatto un video sul licenziamento di Beppe Grillo, l’immagine avrebbe reso questo video memorabile, lo avrebbe reso pubblicabile nei talk televisivi e lo scontro sarebbe diventato un hype evidente.
Senza contare che anche Beppe Grillo avrebbe potuto contro-rispondere a sua volta con un video (cosa che ha poi fatto nonostante la scelta di Conte), generando una spirale comunicativa multi-canale.
Perché alle parole si sarebbe aggiunto il linguaggio non verbale e l’immagine che avrebbe aumentato la memorabilità del messaggio. E tutto questo sarebbe diventato dannoso proprio per Giuseppe Conte.
E se Conte facesse un video adesso oppure domani? Semplicemente avrebbe perso un’occasione comunicativa. Perché per una volta la sua comunicazione andava bene così: monocanale.
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