Le tecniche di comunicazione di Ignazio La Russa a “Belve”

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa poche ore fa è stato ospite di Francesca Fagnani nel programma televisivo Belve. Quali tecniche di comunicazione ha utilizzato?

Ne parlo in questo video in meno di 180 secondi, analizzando il suo linguaggio non verbale e la sua gestualità.

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L’utilizzo della metatesi 

Durante l’intervista condotta da Francesca Fagnani, Ignazio La Russa ha risposto a una domanda citando l’attuale vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, modificandone però il cognome.

<< Come si chiama, Mules? Mules si chiama?>>

La figura retorica che più si avvicina a quella utilizzata da Ignazio La Russa in questo passaggio è detta metatesi, e consiste nello spostamento di sillabe all’interno di una parola, in questo caso di un nome.
Notiamo infatti che La Russa modifica il nome di Giorgio Mulè e lo chiama “Mules”, cambiando quindi la posizione dell’accento tonico di sillaba e aggiungendo una consonante finale. 

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Il linguaggio non verbale 

Nell’estratto successivo del video osserviamo invece un aumento della gestualità da parte di Ignazio La Russa, il movimento non verbale delle mani e delle braccia, temi di cui si è occupato lo psicologo Paul Ekman.

<<Se invece mi dici se lo intendo celebrare, l’ho già fatto […] quindi lo rifarei>>.

A questo proposito, esistono degli studi che correlano l’aumento del linguaggio non verbale delle braccia e delle mani con una aumentata attivazione emotiva. All’aumentare dell’attivazione emotiva, cioè, aumenta anche la tendenza a mobilitare le braccia e le mani, ovvero il linguaggio non verbale.

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La padronanza dello spazio 

Vorrei soffermarmi infine sull’ultimo passaggio di questo video, perché contiene un elemento a mio avviso molto interessante: l’allargamento delle braccia di Ignazio La Russa.
Se ci pensate, quando ci troviamo in uno spazio inedito, solitamente tendiamo a non allargarci troppo con la postura delle braccia, proprio perché quel posto ci risuona particolarmente nuovo.

Alcuni studi, tra cui quelli della psicologa Dana Carney, hanno infatti dimostrato come la padronanza dello spazio e l’allargamento delle braccia costituiscano un gesto di dominanza e di agio nell’occupare lo spazio circostante. In questo senso, quindi, il movimento delle braccia di Ignazio La Russa risulta particolarmente importante, perché denota una certa padronanza nell’occupazione dello spazio.

A questo punto, come al solito, la vostra domanda potrebbe essere: “ma i comunicatori sono consapevoli di queste tecniche, o comunque del significato di determinati gesti?”.
Non possiamo avere una risposta certa, tuttavia sappiamo che per ciascuno di questi comportamenti esistono degli studi scientifici a supporto.

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Dott. Patrick Facciolo

Mi occupo di Public Speaking perché per me è importante che le persone si sentano ascoltate. Realizzo corsi individuali, aziendali e di gruppo, in presenza in tutta Italia e online attraverso Zoom. Diplomato al liceo classico, laureato in Scienze e tecniche psicologiche, in Filosofia e in Scienze politiche, master universitario di primo livello in Counseling relazionale nei contesti scolastici, educativi e socio-sanitari, sono iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia in qualità di Dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro. Da oltre quindici anni sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Non amo la definizione di esperto di comunicazione e di esperto di Public Speaking, perché è una conquista da dimostrare sul campo, con le proprie competenze e i propri titoli. Apprezzo che mi venga detto, non lo sentirete dire da me. In questi anni ho pubblicato 9 libri, i più importanti dei quali sono “Crea immagini con le parole” (2013), “Parlare in pubblico con la mindfulness” (2019), e "Contro le metafore" (2022), disponibili su Amazon.

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