Come nascono i discorsi di Obama? La storia di Jon Favreau, il ghostwriter presidenziale
il discorso di Barack Obama nel giorno della sua rielezione è stato riportato e commentato dai media di tutto il mondo. Ma chi c’è dietro quel testo che resterà nella storia, e più in generale agli speech presidenziali di questi ultimi anni?
Chi è Jonathan Favreau
Jonathan Favreau è nato a Winchester il 2 giugno 1981, ed è uno dei più giovani ghostwriter presidenziali della storia. Attualmente riveste il ruolo di Capo-Speechwriter, e percepisce uno degli stipendi più alti della Casa Bianca.
Ha studiato a Boston, al North Reading High School e si è laureato in scienze politiche a Worcester, al college cattolico Holy Cross. Ha studiato pianoforte sin da piccolo e si è distinto, durante la sua carriera universitaria, per varie iniziative benefiche e per molte menzioni d’onore al college stesso. Sempre negli anni del college, è stato editor nel magazine universitario.
L’inizio dell’avventura politica
Dopo il diploma, nel 2004, ha iniziato a lavorare nella campagna presidenziale di John Kerry scrivendo anche i suoi discorsi. Si è trattato di una sconfitta elettorale che tuttavia non ha intaccato la sua determinazione. Nel 2005 è stato raccomandato ad Obama (al tempo era senatore) che lo ha assunto come Speechwriter.
Da quel momento Favs, così chiamato abbreviando il suo cognome, ha trascorso molto tempo con il suo capo presidente, ha letto tutti i suoi libri e ha passato ore a conversare con lui per capire al meglio cosa davvero Obama volesse comunicare ai suoi elettori e al Paese.
Cosa significa lavorare con Barack Obama?
Jon ha più volte menzionato i vantaggi e gli svantaggi del lavorare con un oratore abile e competente come Obama, dichiarando che è ”come essere il batting coach di Ted Williams” (uno dei più grandi battitori di baseball della storia). “Yes we can“, il famoso slogan della prima candidatura di Obama, è stata un’idea di Jon. Essere incluso dal Time tra le 100 persone più influenti del mondo è, data la sua giovane età, davvero un record.
Curiosità
Non si sa molto della sua vita privata, ma sembra che condivida lo stile dei suoi coetanei: computer portatile (Mac in particolare), Starbucks, Diet Coke e carote. Ma, pur essendo un giovane uomo “all’avanguardia”, ha paura di volare!
Il Jon ghostwriter è omonino di Jon Favreau, attore, regista, sceneggiatore e produttore statunitense, ma non sembra che tra i due ci sia alcuna parentela.
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