Letta e il tweet su pancetta e guanciale: analisi della comunicazione
Qualcuno dica a Enrico Letta che il post pubblicato su Twitter su pancetta e guanciale non fa ridere, fa preoccupare.
Ne parlo in questo video in meno di 180 secondi.
Le scelte linguistiche di Enrico Letta: il problema del posizionamento
Dal mio punto di vista, ultimamente Enrico Letta sta facendo delle scelte linguistiche molto confusionarie. Solo ieri, infatti, ha definito “bizantina” la decisione dell’AGCOM, utilizzando un termine molto complicato che non si trova neanche nel vocabolario di base della lingua italiana. Nel suo post di oggi, invece, ha usato la parola “guanciale”, che fa parte del cosiddetto vocabolario di alta disponibilità, cioè del terzo segmento delle 7.300 parole con cui gli italiani organizzano più del 90% dei loro discorsi.
Qual è l’errore comunicativo che possiamo individuare in una scelta di questo tipo? Il problema di Enrico Letta è che non ha un posizionamento chiaro dal punto di vista linguistico: un giorno utilizza un lessico alto, il giorno dopo passa al cosiddetto “gentese”.
Il gentese, secondo la definizione del dizionario Oxford Languages, è “il linguaggio dei politici quando, rifacendosi al modo di parlare della ‘gente comune’, utilizzano parole provenienti dal lessico di base, frasi brevi, concetti ripetuti e messaggi accattivanti”.
Che italiano usa dunque Enrico Letta? Che prossimità ha con il suo pubblico? Parla il gentese o l’italiano alto?
La soluzione migliore, come ho detto anche nel video che ho pubblicato ieri, sarebbe quella di utilizzare l’italiano che gli risuona di più, quindi probabilmente un italiano alto, spiegando le parole che dice. Cosa che al momento non sta accadendo, per lo meno stando all’esempio del termine “bizantina” di cui abbiamo parlato poco fa.
Al contrario, Letta salta di giorno in giorno da un registro linguistico all’altro, non rendendosi conto che questo tentativo di posizionamento genera confusione totale nell’elettorato. Un elettorato che, in questo modo, non riesce a essere intercettato né a destra (perché il gentese lo parlano molto meglio di lui Meloni, Salvini e Berlusconi), né a sinistra (perché quando utilizza un lessico difficile non lo spiega).
Il posizionamento in campagna elettorale
Possiamo infine evidenziare un ultimo problema, forse il più importante di tutti: il tentativo di posizionamento durante la campagna elettorale. Mi riferisco al posizionamento della cosiddetta Personality del politico, quello che riguarda gli aspetti di personalità percepiti dall’elettorato.
Questa è un’attività che si fa durante la legislatura, periodo in cui il politico consolida una propria modalità di comunicazione, non si modifica nel corso della campagna elettorale.
Concludendo, solo qualche giorno fa abbiamo visto Enrico Letta criticare il gentese di Matteo Salvini, oggi invece ci parla del guanciale. Che direzione sta prendendo la sua comunicazione?
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