Elon Musk spegne Starlink in Ucraina? La tecnica di comunicazione segreta

Elon Musk “minaccia” di sospendere il servizio di Starlink all’Ucraina. Ma è proprio così?

Ancora una volta in questo episodio analizzo l’importanza del linguaggio in comunicazione politica, con un focus sul tema delle immagini mentali.

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Trascrizione del video:

Il potenziale delle parole e delle immagini mentali

Vorrei dedicare un episodio alla vicenda di Elon Musk e della sua presunta minaccia di staccare Starlink all’Ucraina. È un caso comunicativo molto interessante perché ci fa capire quanto il linguaggio abbia peso nella comunicazione quotidiana e come le parole possano attivare o disattivare emozioni. Basta un periodo ipotetico per scatenare una reazione emotiva globale, trasformando una possibilità in una percezione di realtà.

Il tweet di Elon Musk e la reazione globale

Tutto nasce da un tweet di Elon Musk in cui scrive: “Se io staccassi, se il sistema di Starlink venisse staccato, l’intero fronte ucraino collasserebbe“. Si tratta chiaramente di un’ipotesi, un periodo ipotetico. Eppure, la reazione immediata è stata di panico globale.

In Ucraina si è parlato di tradimento, mentre nei titoli dei giornali si è passati rapidamente dall’ipotetico al reale: “Disastro se spegne Starlink”. Da un congiuntivo imperfetto come “se spegnessi” si è arrivati a un indicativo presente, “se spegne”, come se fosse una certezza. Eppure, Musk non ha mai detto che lo avrebbe fatto.

L’uso delle immagini mentali e il ruolo della comunicazione strategica

Il vero punto interessante è la potenza delle immagini mentali nella comunicazione. Anche se Musk ha usato un periodo ipotetico, l’idea di lui che stacca Starlink è diventata immediatamente più reale della realtà stessa. La nostra mente tende a reagire più alle immagini che alla grammatica: la condizionalità astratta viene ignorata e si attiva un meccanismo emotivo immediato.

Le figure pubbliche conoscono bene questi meccanismi e li usano strategicamente. Che si tratti di politici o di imprenditori con un forte impatto mediatico come Musk, le parole non vengono scelte a caso. Sanno che una semplice frase, anche se formulata in modo ipotetico, può avere un effetto concreto sulle emozioni delle persone e, di conseguenza, sulle dinamiche politiche e sociali.

Dalla semplificazione mediatica alla percezione distorta della realtà

Un altro aspetto da considerare è la tendenza dei media e del pubblico a semplificare il linguaggio. Un’ipotesi viene rapidamente trasformata in un fatto, perché le affermazioni dirette sono più immediate e facili da comprendere rispetto a una costruzione ipotetica. Questo fenomeno è particolarmente evidente nei titoli dei giornali, che spesso semplificano eccessivamente per attirare l’attenzione.

Nel caso degli ucraini, la reazione emotiva è comprensibile dopo anni di guerra, ma per il resto del mondo sarebbe utile una maggiore modulazione emotiva. Se imparassimo a leggere con attenzione le parole per quello che sono, senza sovrainterpretarle, eviteremmo di trasformare un’ipotesi in una realtà già compiuta.

Imparare a distinguere tra ipotesi e fatti

Elon Musk, almeno per ora, non ha spento Starlink. Eppure, la percezione diffusa è che il rischio sia imminente. Questo dimostra quanto sia facile confondere un’ipotesi con un fatto e quanto la comunicazione possa influenzare la percezione collettiva.

Bisogna fare attenzione alla comunicazione strategica delle figure pubbliche, ma anche alla nostra reazione. Se trattiamo un’immagine mentale come se fosse già una realtà concreta, rischiamo di cadere in interpretazioni distorte e di reagire emotivamente a qualcosa che, di fatto, non è mai accaduto.

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Dott. Patrick Facciolo

Mi occupo di Public Speaking perché per me è importante che le persone si sentano ascoltate. Realizzo corsi individuali, aziendali e di gruppo, in presenza in tutta Italia e online attraverso Zoom. Diplomato al liceo classico, laureato in Scienze e tecniche psicologiche, in Filosofia e in Scienze politiche, master universitario di primo livello in Counseling relazionale nei contesti scolastici, educativi e socio-sanitari, sono iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia in qualità di Dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro. Da oltre quindici anni sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Non amo la definizione di esperto di comunicazione e di esperto di Public Speaking, perché è una conquista da dimostrare sul campo, con le proprie competenze. Apprezzo che mi venga detto, non lo sentirete dire da me. In questi anni ho pubblicato 9 libri, i più importanti dei quali sono “Crea immagini con le parole” (2013), “Parlare in pubblico con la mindfulness” (2019), e "Contro le metafore" (2022), disponibili su Amazon.

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