Nei suoi discorsi in pubblico la Harris fa un ottimo uso del linguaggio paraverbale (voce) e delle pause: usa spesso un tono grave e presente, raramente alza la voce, più spesso sorride.
Si prende gli spazi che possono servire per riprendere fiato e trovare le parole, senza pregiudicare il ritmo del discorso. Lasciando spazio e tempo al pubblico per apprezzare il discorso nelle sue sfumature.
Ma soprattutto mi colpisce come usa lo sguardo: con gli occhi, la Harris non dimentica nessuno. E questo, per un politico, può essere una metafora del proprio messaggio. Un po’ come dire: “Nessuno è escluso dalle mie parole”.
Si volta verso destra e verso sinistra, cerca di guardare tutti, ovunque si trovino attorno a lei.
Kamala Harris quando parla in pubblico mi appare “dentro” lo speech, dentro il discorso: non lo legge, ma “sta” nella relazione con chi la ascolta. Spesso parla in mezzo al pubblico, si fa circondare da esso.
Ottime premesse, in vista dei confronti televisivi autunnali di cui sarà protagonista.
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