Mindfulness and Public Speaking: why meditation can be useful for those who speak in public
© Parlarealmicrofono.it – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.
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Di ritorno dalla settimana di Sanremo, in queste ore ho letto spesso frasi del tipo “questa canzone è bella”, “questa canzone è più bella di quest’altra”. Si tratta di affermazioni che ci possono far riflettere sull’uso che facciamo abitualmente del linguaggio per descrivere le cose.
In questo senso: siamo proprio sicuri che una canzone si possa definire “bella” o “brutta” in assoluto? O forse, prima di attribuirle un aggettivo che la descrive in maniera così definitoria, avrebbe più senso dire che “ci piace” o “non ci piace”, sulla base della nostra particolare e circostanziata visione attuale del mondo?
Questa seconda via, apre spazio alla nostra soggettività: una canzone che oggi ci piace, domani potrebbe non piacerci più. E allo stesso tempo, una canzone che “ci piace”, ci dà lo spazio per cogliere e descrive il limite per cui potrebbe non piacere a qualcun altro.
Il linguaggio può portarci a descrivere in maniera statica la realtà, o permetterci una descrizione più accurata e precisa, per cui diventiamo in prima persona protagonisti dei nostri verbi e della nostra relazione con le cose.
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In che modo la meditazione mindfulness può essere utile per chi parla in pubblico? Cosa c’entra con il Public Speaking? Ve ne parlo in questo video.
Se vuoi saperne di più su questo tema, scopri il mio libro “Parlare in pubblico con la mindfulness”:
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2019
ISBN : 978-1730878930
Formato : 15×23
Foliazione : 117 pagine
Copertina : Morbida
Stampa : bianco e nero
Prezzo: Euro 19,99
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